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l'italia sotto l'ombrellone - di Antonio Canestrari

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Messaggio  Admin Ven Ago 28, 2009 7:25 pm

L’Italia sotto l’ombrellone

In questi giorni di vacanza ho rivisto un amico che ogni anno incontro al mare. Dopo un anno che non ci si vede si fanno le solite domande: Ciao, come stai, a casa tutti bene e il lavoro?
Lui un ragazzo di 32 anni di buona famiglia simpatizzanti di destra, l’anno scorso mi aveva confidato di aver acquistato da poco una casa, con relativo mutuo, per metter su famiglia con la sua fidanzata; se l’era potuta permettere poiché da alcuni anni lavorava all’Airone con un buono stipendio.
“Ho dovuto cambiare lavoro” mi subito detto ”e sono stato fortunato perché, dopo aver portato il mio curriculum ad una piccola compagnia aerea, mi hanno assunto con un contratto a tempo indeterminato. “Ma come”, ho ribattuto, “sono molti anni che lavori in Airone e ti hanno licenziato?”
“Un giorno mi hanno chiamato e mi hanno dato una lettera da firmare nella quale c’era scritto che se avessi voluto mantenere il mio posto di lavoro mi sarei dovuto trasferire a Milano entro 4 giorni e avrei dovuto dare la disponibilità ad altri trasferimenti, se ce ne fosse stato bisogno, senza preavviso e senza benefit aggiuntivi. Ma come, ho protestato, ho appena comprato casa e a Milano dovrei affittarne una con il mio stipendio non ce la faccio!”.
Non è un problema nostro, eppoi il posto di lavoro fisso non esiste più mi hanno risposto”.
Pensavo nel frattempo a quante famiglie,considerando anche l’indotto, avranno avuto lo stesso problema e in quanto poco tempo la vita che hai faticosamente costruito può cambiare senza che tu possa farci niente.
Non è stato mai stato molto loquace ma quel giorno era come un fiume in piena.”Dopo l’avvento della CAI i dipendenti di Alitalia e quelli di Airone con contratto a termine non sono stati confermati(licenziati) e quelli con contratto a tempo definito sono stati messi in condizone di accettare un trasferimento in altra sede per mantenere il posto di lavoro, oppure costretti a lasciare. Siamo stati trattati malissimo e senza valide tutele sindacali. Attualmente, anche se non se ne parla più sui media, la situazione della nuova Alitalia o CAI è ulteriormente peggiorata nei servizi, alcuni aerei restano a terra e non partono, i bagagli vengono sempre più spesso smarriti, il personale specializzato è stato dislocato in siti non attinenti alle loro funzioni in attesa dei francesi”.
“I francesi faccio io?”
Mi ribatte: “da tutta questa storia ci hanno guadagnato solo i soci CAI che hanno preso una società senza debiti (che sono stati scaricati sui contribuenti tramite la Bad Company) investendo pochi soldi e sono già a buon punto per vendere la società ad Air France con ricavi incredibili”.
“Ma allora la compagia di bandiera?”
“E’ servita per fare la campagna elettorale e far guadagnare i soliti noti a discapito della povera gente perché in Alitalia non lavoravano solo i piloti ma anche la povera gente.”
“Mi dispiace ma come ti trovi con il nuovo lavoro?”
“Abbastanza bene è una realtà più piccola guadagno di meno ma sono rimasto a Roma e ho conservato il posto di lavoro, sono stato fortunato davvero fortunato”.
“Bè in bocca al lupo”.
Antonio Canestrari

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