Ripa di Meana: una furia!

Avendo constatato il nuovo e sicuramente più proficuo orientamento di questo forum, mi accingo a suggerire, sperando di fare cosa gradita, un valido contributo.
Pubblicata su "Dagospia" la lettera che Marina aveva scritto come replica a "Sette", dopo l'intervista tagliente della figlia Lucrezia Lante della Rovere. Da Libero news.

Aveva scritto al direttore di Sette Giuseppe di Piazza, infuriata. Ma il settimanale non le aveva pubblicato la lettera. Così Marina Ripa di Meana ha inviato la stessa missiva a Dagospia, che l'ha subito messa online.
La controversa Marina non si è lasciata dunque scoraggiare dalla mancata diffusione della sua replica da parte di Sette e, mostrando granitica determinazione, spiega: «Non ci sto assolutamente, né Sette del Corriere della Sera , né Lucrezia Lante della Rovere (sua figlia, ndr) mi ridurranno al silenzio».
Quella della nobildonna, arrabbiata, è infatti una feroce risposta alle dure parole dette dalla figlia nel corso di una recente intervista rilasciata a Sette nel corso della quale Lucrezia sparava a zero «contro attrici e conduttrici televisive italiane e straniere imbracciando un kalašnikov non autocritico e molto presuntuoso».
«Lucrezia distribuisce a destra e a manca feroci critiche, vuoi per "mostrificazioni" da chirurgia estetica, vuoi per "disvalori" nello svolgimento del loro lavoro professionale», spiega Marina nella lettera, e poi continua: « Non condivido l'albagia dei suoi giudizi e insieme la loro violenza critica, priva di qualsiasi autocritica».

Tra le altre cose Lucrezia nell'intervista si era detta d'accordo con la scrittrice Barbara Alberti quando sostiene che "oggi la plastica facciale è il burqua della donna occidentale ". «Parlo di mostri ambulanti e di donne canotto - dice Lucrezia - . L'hai vista Sophia Loren nella fiction Rai? È stata la donna più bella del mondo, ha vinto due Oscar. Per me è stata un mito. Perché deve conciarsi così?».
Poi Marina affila la lama del coltello quando si tratta di commentare le parole della figlia sul suo conto e dice: «Per di più mi riserva odiose malignità. (…) Invece di mugolare sul mio nome quando l'intervistatore le chiede un giudizio al riguardo delle mie "mostrificazioni" avrebbe potuto, forse, rispondere ricordando che sua madre negli ultimi nove anni in fatto di chirurgia non ha affrontato "ritocchi estetici" ma quattro interventi per cancro al rene prima, e poi ai polmoni (malattie che non le hanno però impedito di partecipare al reality La Fattoria lo scorso anno, ndr).

Infine, alla domanda sugli uomini che io ho frequentato dopo il divorzio da suo padre, persone che lei classifica con l'ambigua descrizione di "personaggi molto poco paterni", osservo che Lucrezia non ha ancora la maturità per riconoscere che da quasi trenta anni lei ha, con me e Carlo, una famiglia forte, che l'ha sempre amata, seguita e incoraggiata».