Ospedale Andosilla. Si CHIUDE
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Ospedale Andosilla. Si CHIUDE
Il Governo del FARE.........
Il sindaco Angelelli: “L’Andosilla è sotto assedio, il centro destra decreta la chiusura” di Sebastiani A.
Il sindaco di Civita Castellana, Gianluca Angelelli, non usa mezzi termini e arriva direttamente al punto centrale della questione sanità nella Tuscia e a Civita Castellana in particolare, dove i decreti sulla rete dell’assistenza perinatale e sulla rete oncologica firmati dal Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, in qualità di Commissario ad Acta, prevedono la chiusura dei reparti di Ostetricia e Oncologia dell’ospedale Andosilla.
“Il presidente Polverini si assume la responsabilità di chiudere i reparti di Oncologia e Ostetricia dell’ospedale di Civita Castellana senza neanche ascoltare gli enti locali e le parti sociali. E’ una decisione aberrante e assurda, oltre che irrazionale. Mi giunge inoltre la notizia che tra pochi giorni sarà chiusa la terapia intensiva e l’ospedale sarà riconvertito in ospedale diurno.
Ciò significa che non ci sarà più un ospedale a Civita Castellana.
Questo è il presente e il futuro dell’Italia nelle mani del centrodestra.
I servizi primari come l’assistenza sanitaria tornano indietro di cent’anni. E i cittadinidovranno fare 40 chilometri per essere curati.
Nessuno pretende la cardiochirurgia – continua il sindaco Angelelli - ma almeno il sacrosanto diritto di nascere e morire nella propria città, nell’ospedale che finora ha servito non solo Civita Castellana ma anche tutti i paesi limitrofi, per di più in posizione geografica strategica tra Roma e Viterbo.
Al sindaco Marini chiedo di convocare al più presto la conferenza dei sindaci sulla sanità.
Mi chiedo invece perché i consiglieri regionali Gigli, Gabbianelli, Battistoni e lo stesso Marini non abbiano speso neanche una parola sullo smantellamento della rete ospedaliera viterbese.
Vorrei ricordargli che i loro voti provengono da tutta la provincia non solo dal capoluogo e che conviene anche a loro cercare di evitare questa sciagurata decisione della Presidente.
Le promesse elettorali si scordano in fretta, ma quando si tocca la pelle dei cittadini non c’è oblio che tenga”
Civita Castellana intanto si mobilita.
Lunedì 2 agosto alle ore 16 all’interno dell’Ospedale Andosilla si terrà il consiglio straordinario aperto a cui sono state invitate tutte le forze sociali ed economiche, le amministrazioni del distretto, i consiglieri regionali eletti nella provincia, Gigli, Battistoni, Gabbianelli e Parroncini, oltre che il Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il presidente della Commissione Sanità della Regione, Alessandra Mandarelli, il direttore generale della Asl Viterbo Adolfo Pipino e il direttore sanitario Bifulco.
Il sindaco Angelelli: “L’Andosilla è sotto assedio, il centro destra decreta la chiusura” di Sebastiani A.
Il sindaco di Civita Castellana, Gianluca Angelelli, non usa mezzi termini e arriva direttamente al punto centrale della questione sanità nella Tuscia e a Civita Castellana in particolare, dove i decreti sulla rete dell’assistenza perinatale e sulla rete oncologica firmati dal Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, in qualità di Commissario ad Acta, prevedono la chiusura dei reparti di Ostetricia e Oncologia dell’ospedale Andosilla.
“Il presidente Polverini si assume la responsabilità di chiudere i reparti di Oncologia e Ostetricia dell’ospedale di Civita Castellana senza neanche ascoltare gli enti locali e le parti sociali. E’ una decisione aberrante e assurda, oltre che irrazionale. Mi giunge inoltre la notizia che tra pochi giorni sarà chiusa la terapia intensiva e l’ospedale sarà riconvertito in ospedale diurno.
Ciò significa che non ci sarà più un ospedale a Civita Castellana.
Questo è il presente e il futuro dell’Italia nelle mani del centrodestra.
I servizi primari come l’assistenza sanitaria tornano indietro di cent’anni. E i cittadinidovranno fare 40 chilometri per essere curati.
Nessuno pretende la cardiochirurgia – continua il sindaco Angelelli - ma almeno il sacrosanto diritto di nascere e morire nella propria città, nell’ospedale che finora ha servito non solo Civita Castellana ma anche tutti i paesi limitrofi, per di più in posizione geografica strategica tra Roma e Viterbo.
Al sindaco Marini chiedo di convocare al più presto la conferenza dei sindaci sulla sanità.
Mi chiedo invece perché i consiglieri regionali Gigli, Gabbianelli, Battistoni e lo stesso Marini non abbiano speso neanche una parola sullo smantellamento della rete ospedaliera viterbese.
Vorrei ricordargli che i loro voti provengono da tutta la provincia non solo dal capoluogo e che conviene anche a loro cercare di evitare questa sciagurata decisione della Presidente.
Le promesse elettorali si scordano in fretta, ma quando si tocca la pelle dei cittadini non c’è oblio che tenga”
Civita Castellana intanto si mobilita.
Lunedì 2 agosto alle ore 16 all’interno dell’Ospedale Andosilla si terrà il consiglio straordinario aperto a cui sono state invitate tutte le forze sociali ed economiche, le amministrazioni del distretto, i consiglieri regionali eletti nella provincia, Gigli, Battistoni, Gabbianelli e Parroncini, oltre che il Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il presidente della Commissione Sanità della Regione, Alessandra Mandarelli, il direttore generale della Asl Viterbo Adolfo Pipino e il direttore sanitario Bifulco.
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